Il crollo del ponte di Genova ha causato dolore e vergogna in tutto il Paese. Il modo con il quale il Governo sta continuando con lo sciacallaggio rende questa vicenda ancora più incredibile. Continuano a pensare che sia una FAVOLETTA, ma è una tragedia. Ancora oggi il Ministro delle infrastrutture, Toninelli, parlando alla Camera ha continuato a sparare nel mucchio: pensava di essere al BarSport ed era in Parlamento (purtroppo per il Parlamento). Nelle ore successive al crollo Di Maio aveva dato la colpa a quelli che prendevano soldi da Autostrade. Noi abbiamo chiesto: "faccia i nomi, Ministro" e abbiamo scoperto che i soldi di Autostrade li ha presi la Lega Nord. Allora hanno cambiato colpevole dicendo: è colpa di chi ha votato la concessione a Autostrade. Noi abbiamo chiesto: "faccia i nomi, Ministro" e abbiamo scoperto che la convenzione l'ha votata Matteo Salvini, non il PD. Potevano fermarsi, anche solo per pudore. Macché, rilanciano. E Toninelli dice di aver ricevuto "pressioni esterne e interne". Pressioni? Ma è GRAVISSIMO. Pressioni di chi? Perché non ha denunciato? Fuori i nomi! Se un Ministro riceve delle pressioni deve andare in Procura e denunciare. Se non denuncia significa che è colluso o bugiardo. O più semplicemente non è adatto a fare quel mestiere. Oggi Toninelli doveva dire se la Gronda si fa o no. In quanto tempo si ricostruisce il Ponte. A che punto siamo sul terzo valico. Quando rientreranno in casa gli sfollati. Quale sarà la procedura per la revoca della concessione. NESSUNA risposta, solo un generico attacco a ignoti. Allora bisogna opporsi. Chi tace davanti a questo modo di sparare nel mucchio squallido e vano, deve sapere che il suo silenzio sta diventando complicità. Siamo nelle mani di un Ministro che non capisce la portata della cose che dice. E che continua a sparare in libertà le prime cose che gli vengono scritte. Noi vogliamo i nomi dei colpevoli. Noi vogliamo i nomi di chi ha fatto pressioni. Toninelli: vai in Procura o taci. E pensa a quando ricostruirete il Ponte, a quando farete la Gronda, a quando inaugurerete il nuovo lotto del Bisagno. Perché Genova ha bisogno di infrastrutture, non di sciacalli.

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マッテオ・レンツィのインスタグラム(matteorenzi) - 9月5日 01時30分


Il crollo del ponte di Genova ha causato dolore e vergogna in tutto il Paese. Il modo con il quale il Governo sta continuando con lo sciacallaggio rende questa vicenda ancora più incredibile. Continuano a pensare che sia una FAVOLETTA, ma è una tragedia.
Ancora oggi il Ministro delle infrastrutture, Toninelli, parlando alla Camera ha continuato a sparare nel mucchio: pensava di essere al BarSport ed era in Parlamento (purtroppo per il Parlamento).
Nelle ore successive al crollo Di Maio aveva dato la colpa a quelli che prendevano soldi da Autostrade. Noi abbiamo chiesto: "faccia i nomi, Ministro" e abbiamo scoperto che i soldi di Autostrade li ha presi la Lega Nord.
Allora hanno cambiato colpevole dicendo: è colpa di chi ha votato la concessione a Autostrade. Noi abbiamo chiesto: "faccia i nomi, Ministro" e abbiamo scoperto che la convenzione l'ha votata Matteo Salvini, non il PD.
Potevano fermarsi, anche solo per pudore.
Macché, rilanciano. E Toninelli dice di aver ricevuto "pressioni esterne e interne". Pressioni? Ma è GRAVISSIMO.
Pressioni di chi? Perché non ha denunciato? Fuori i nomi!
Se un Ministro riceve delle pressioni deve andare in Procura e denunciare.
Se non denuncia significa che è colluso o bugiardo. O più semplicemente non è adatto a fare quel mestiere.
Oggi Toninelli doveva dire se la Gronda si fa o no. In quanto tempo si ricostruisce il Ponte. A che punto siamo sul terzo valico. Quando rientreranno in casa gli sfollati. Quale sarà la procedura per la revoca della concessione.
NESSUNA risposta, solo un generico attacco a ignoti.
Allora bisogna opporsi.
Chi tace davanti a questo modo di sparare nel mucchio squallido e vano, deve sapere che il suo silenzio sta diventando complicità. Siamo nelle mani di un Ministro che non capisce la portata della cose che dice. E che continua a sparare in libertà le prime cose che gli vengono scritte.
Noi vogliamo i nomi dei colpevoli.
Noi vogliamo i nomi di chi ha fatto pressioni.
Toninelli: vai in Procura o taci. E pensa a quando ricostruirete il Ponte, a quando farete la Gronda, a quando inaugurerete il nuovo lotto del Bisagno. Perché Genova ha bisogno di infrastrutture, non di sciacalli.


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2018/9/5

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