フェデリカ・ペレグリニのインスタグラム(kikkafede88) - 7月7日 15時17分
Ho cinque minuti per mandare un pezzo al sito di Repubblica. Ma io non voglio perdere niente di questo istante. Ho appena visto l’impensabile. Anzi: l’invisibile. Federica che scava con le unghie nella schiuma delle avversarie negli ultimi metri dell’ultima vasca e tocca per prima. Davanti a Katie Ledecky, lo squalo finora imbattuto, e a Emma McKeon, lo squaletto che l’ha confusa a Rio. Se le sbrana tutte e due, la signora Pellegrini. Non faccio l’anglosassone, sulle tribune stampa: urlo. Lei si toglie la cuffia, sale sulla corsia, prende a schiaffi l’acqua. L’ho già vista così, ma non mi basta mai. Dice: sono i miei ultimi 200. Non voglio crederci, devo crederle, e riportarlo in alto nella cronaca di questa rinascita che con lei è sempre annunciata: un anno dopo le lacrime in Brasile, eccola d’oro ai Mondiali di Budapest 2017. Ho il batticuore e lo benedico, mi dà ritmo per scrivere. Sono in ritardo col pezzo, ma in tempo con la felicità.
#federaccontatada Alessandra Retico (Repubblica) ph by @ross197a
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2020/7/7