マッテオ・レンツィのインスタグラム(matteorenzi) - 8月17日 19時57分
Oggi i quotidiani sono pieni di innumerevoli retroscena e scenari. In momenti del genere la politica rischia di dare il peggio di sè. E allora parliamo chiaro: la stella polare delle persone serie è il rispetto delle istituzioni e il bene degli italiani. Non gli interessi dei partiti o dei presunti leader. Andare a votare a ottobre con l’effetto di aumentare l’IVA al 25% è folle. Non possono essere le famiglie a pagare le ambizioni di qualche aspirante leader. E non possiamo condannare l’Italia alla recessione. Per questo serve un Governo Istituzionale che pensi al Paese e non ai destini dei singoli partiti. Un Governo Istituzionale che come prima cosa abbia un Ministro dell’Interno degno di questo nome (chi vuole firmare la mozione di sfiducia a Salvini, lo faccia qui - link in bio - siamo più di 60 Mila). E un Governo che pensi a fare il bene degli italiani, non a litigare tutti i giorni.
Sono uomini delle Istituzioni coloro che mettono da parte i propri risentimenti personali e pensano a come evitare la crisi economica.
Poi torneremo a discutere, litigare, dividerci. Ma prima viene l’Italia, poi vengono gli interessi dei singoli partiti. Ci hanno buttato addosso odio e fango: noi non replichiamo allo stesso modo, ma rispondiamo pensando al bene comune e ai risparmi delle famiglie.
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rizzi.cristiano
LA VERA STORIA DELL'AUMENTO DELL'IVA
Luglio 2011 (governo Berlusconi): la manovra correttiva (decreto-legge 98/2011), finalizzata al raggiungimento del pareggio di bilancio dal 2013, dispose la riduzione del 5% nel 2013 e del 20% a decorrere dal 2014 dei regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale (deduzioni e detrazioni) relativi alle imposte sul reddito; contestualmente il decreto prevedeva la non applicazione di tale riduzione ove, entro il 30 settembre 2013, fossero stati adottati provvedimenti legislativi in materia fiscale ed assistenziale aventi ad oggetto il riordino della spesa in materia sociale tale da determinare riduzioni di spesa.
In realtà, la natura aleatoria di quei tagli di spesa (nel testo del provvedimento non veniva specificato dove e come questi si sarebbero dovuti realizzare) rendeva molto probabile l'intervento di riduzione delle agevolazioni fiscali. Il tema fu oggetto di critica anche a livello comunitario e l'intera manovra finì nell'occhio del ciclone dei turbolenti mercati finanziari, tanto che il 4 agosto (alla vigilia dell'invio della famosa lettera della BCE all'esecutivo italiano) Berlusconi e Tremonti convocarono una conferenza stampa urgente con la quale annunciarono l'intenzione del governo di rivedere contenuti e portata della manovra di luglio. Peraltro, il costante aumento dello spread in quelle settimane stava già vanificato gli effetti finanziari futuri del provvedimento.
Agosto 2011 (governo Berlusconi): il surriscaldamento del differenziale tra titoli di stato italiani e tedeschi (lo spread), con il conseguente deterioramento degli equilibri di bilancio, impone all'esecutivo guidato dal Cavaliere l'emanazione di un ulteriore decreto-legge di correzione dei conti pubblici, noto come "manovra di Ferragosto". Con questo provvedimento, viene stabilito tra le altre cose l'aumento dell'aliquota ordinaria IVA dal 20 al 21%.
Dicembre 2011 (governo Monti): il decreto "Salva-Italia" sostituì il futuro taglio delle agevolazioni fiscali sul reddit
marcogreatti
"Nel caso in cui perdessi il referendum, considererei conclusa la mia esperienza politica.
Ho personalmente affermato davanti alla stampa e lo ribadisco qui davanti alle senatrici e ai senatori che nel caso in cui perdessi il referendum, considererei conclusa la mia esperienza politica. L'ho fatto perché credo profondamente in un valore che è il valore della dignità".
Cit. Matteo Renzi (20 Gennaio 2016)
rizzi.cristiano
@manzonialberta l'unico ad avere paura è Salvini: dopo aver finalmente capito che le sue scellerate promesse elettorali erano inapplicabili e le clausole di salvaguardia difficilmente evitabili, si è inventato una crisi di governo 🤷♂️ d'altronde la Lega non è nuova a questi pericolosi giochetti: ogni volta che governano mandano in dissesto i conti pubblici, poi tocca ad altri sistemare le cose
nanni0404
In linea di massima potrei anche essere d'accordo, ma però da cittadino voglio andare a votare perché voglio essere io a decidere. Inoltre vi chiedo di discutere, anche animatamente ma basta divisioni, e poi un'alleanza con chi è uscito dal PD perché era in minoranza e non voleva sottostare alla legge principale della democrazia che dice che dopo votazioni corrette chi ha la maggioranza decide
justannalif
Cosa non faresti per tornare alla ribalta! Hai perso le elezioni fattene una ragione! Ora tocca ai cittadini esprimere il proprio consenso, questa è democrazia! Le tue chiacchiere e i tuoi trucchi non ci interessano così come il tuo ego smisurato. Fai un passo indietro e lascia che siano gli italiani a dire cosa pensano 🙏🏻
graziellafloreancigh
Ho molta fiducia in lei Matteo ,ma le confesso che non mi piace per niente avvicinarmi ai 5stelle per qualsiasi motivo . Hanno avuto un comportamento davvero pessimo . Io non so se le persone capiscano il motivo per cui lei cerca di fare un alleanza con loro. Spero che lei lo faccia solo perché non ritiene ci sia alternativa
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